La presenza di alunne e alunni con cittadinanza non italiana è un fenomeno strutturale del nostro sistema scolastico. L’Italia ha scelto, fin dall’inizio, la piena integrazione nella scuola di tutti, e l’educazione interculturale come dimensione trasversale, come promozione al dialogo e al confronto fra le culture. L’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana deve partire dall’acquisizione delle capacità di capire ed essere capiti e dalla padronanza efficace e approfondita dell’italiano come seconda lingua.
“L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico…” (C.M. n. 93/2005).
ISCRIZIONE
Per i minori con cittadinanza non italiana, in base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR n. 394/99, le procedure di iscrizione possono intervenire in corso d’anno, al momento in cui l’alunno arriva in Italia.
Per gli studenti già inseriti nel sistema scolastico italiano, invece, che devono frequentare le prime classi della scuola primaria, della secondaria di primo grado e della secondaria di secondo grado, le iscrizioni vengono effettuate nei tempi previsti dalle circolari ministeriali, solitamente nei mesi di gennaio e febbraio per la frequenza dell’anno scolastico successivo. A partire dalle iscrizioni effettuate per l’anno scolastico 2013/2014 presso scuole statali, le procedure da seguire sono esclusivamente online. Nel caso in cui le famiglie o gli alunni non dispongano di un computer con collegamento ad Internet, possono comunque rivolgersi a qualunque scuola del territorio per ottenere il necessario supporto.
Qualora l’iscrizione dell’alunno straniero avvenga ad anno scolastico già iniziato, l’istituzione scolastica provvede all’individuazione della classe e dell’anno di corso da frequentare.
Anche in questo caso, lo stato di irregolarità della famiglia dell’alunno non pregiudica l’iscrizione scolastica, essendo prioritario il diritto del minore all’istruzione.
Gli alunni stranieri vengono iscritti, in via generale, alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi, sulla base di specifici criteri, l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: degli studi compiuti nel Paese d’origine, delle competenze, delle abilità e dei livelli di conoscenza della lingua italiana deII’alunno. In quest’ultimo caso è prevista, al più, l’assegnazione alla classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella anagrafica. (art. 45 del DPR 394/1999).
Sono stati istituiti, inoltre, ai sensi del DPR 263/2012 i percorsi di istruzione per adulti. Ai CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti) possono iscriversi gli adulti, anche stranieri, che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, ferma restando la possibilità, a seguito di accordi specifici tra Regioni e Uffici Scolastici Regionali, di iscrivere in via residuale, nei limiti dell’organico assegnato e in presenza di particolari e motivate esigenze, coloro che hanno compiuto il quindicesimo anno di età. CPIA di riferimento per il nostro Comune, è l’Istituto Alberto Manzi via S. Pelaio 135, di Treviso (sede centrale) e le sedi associate territoriali (ex CTP).
IL PERCORSO SCOLASTICO
Per facilitare l’ingresso degli studenti di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale italiano, sostenerli nella fase di adattamento al nuovo contesto e attivare percorsi personalizzati di alfabetizzazione o consolidamento linguistico, la scuola si avvale di alcune figure di riferimento individuate dal Collegio dei Docenti. Il Protocollo di accoglienza per alunni con cittadinanza non italiana, è uno strumento elaborato dagli Istituti del territorio, riuniti in una Rete di scopo, che consente di attuare in modo operativo le indicazioni della normativa; vengono indicati i soggetti coinvolti nelle diverse fasi dell’accoglienza e le loro azioni, le risorse e le strategie: percorsi individualizzati per l’apprendimento dell’italiano, laboratori, materiali. I progetti a favore degli alunni con cittadinanza non italiana sono attivati con fondi destinati alle aree a rischio, a forte processo immigratorio o con risorse, anche europee, destinate a contrastare la povertà educativa e l’emarginazione sociale.
Più specifico, per la presenza rilevante, negli ultimi anni, di minori adottati a livello internazionale è il Protocollo di accoglienza per alunni adottati.
Di fondamentale importanza è la relazione con le famiglie, non solo al momento dell’accoglienza degli alunni, ma durante tutta l’esperienza scolastica, la quale necessita della partecipazione attiva e corresponsabile delle famiglie immigrate alle iniziative e alle attività della scuola. Per facilitare il dialogo scuola-famiglia, l’Istituto Comprensivo di Salgareda si avvale talvolta del servizio di mediazione linguistico-culturale mediante convenzioni stipulate con alcune Cooperative del territorio. I mediatori possono svolgere all’interno della scuola anche interventi volti alla conoscenza e alla valorizzazione dei paesi, delle culture e delle lingue d’origine degli alunni.
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Questa norma è richiamata anche nel regolamento sulla valutazione scolastica, emanato con il DPR n.122/2009, successivamente il D.L. n. 62/2017 fino all’O.M. 172/2020.
La normativa degli esami che concludono il 1^Ciclo d’Istruzione, non permette di differenziare formalmente le prove per gli studenti stranieri ma solo per gli studenti con bisogni educativi speciali certificati o comunque forniti di un piano didattico personalizzato. C.M. n.8_2013.
Per i docenti: